NFT: finalmente puoi possedere arte digitale

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Chissà se Leonardo da Vinci si sarebbe definito un creator. Bhe di una cosa siamo certi, non è possibile fare copia-incolla di un’opera d’arte fisica come la Gioconda (almeno fino ad oggi, ma chissà cosa ci riserva il futuro). Ovviamente ne esistono delle copie, riprodotte più o meno bene, ma siamo certi che il Louvre metta in mostra l’opera originale. Nell’arte digitale, invece, è possibile creare decine di file identici a partire dall’immagine originale. Una differenza sostanziale che rendeva l’arte fisica lontana dall’arte digitale, almeno fino alla nascita degli NFT.

COSA STA SUCCEDENDO

Sicuramente ne hai sentito parlare, la voce si è sparsa in fretta. Bhe, è normale, non capita tutti i giorni che Christie’s, la famosa casa d’aste inglese, venda beni digitali per 69 milioni di dollari. Ed è quanto successo con il drop (ossia la collezione di opere digitali) “Everydays – The First 5000 Days” di Beeple, battuto all’asta ad una cifra da capogiro.

Chi si sorprendeva per le cifre astronomiche che ruotano intorno all’arte contemporanea, avrà un mancamento sapendo che meme, video di Youtube e Tweet (questa è bella) sono stati venduti a milioni di dollari.

COSA SONO GLI NFT

NFT sta per Non-Fungible Token, ed è una delle applicazioni più interessanti e concrete della blockchain. Gira già la testa vero? Andiamo con ordine.
La necessità, da parte degli artisti digitali, era quella di applicare il concetto di unicità all’opera non materiale (o al contenuto se non vogliamo legarci solo all’arte). Dall’altro lato, i collezionisti appassionati di opere virtuali sentivano il bisogno di possedere, in maniera inequivocabile, un bene digitale.

Ed è qui che entra in gioco la blockchain, come l’insieme di nodi di una rete in grado di validare l’unicità di un bene digitale e di agevolarne la transazione creator-collezionista senza intermediari. Per andare sul pratico: l’autore dell’opera assegna al file originale e a tutti i metadati associati uno smart contract, quello che potremmo definire un certificato di autenticità, verificato e conservato da tutti i nodi che compongono la blockchain. Da qui il nome Non-Fungible Token che, di fatto, sta a significare che il token (il certificato di autenticità) assegnato al file digitale è unico e quindi non fungibile.

Chi acquista il token può esibirne il possesso in qualsiasi momento provando che, nonostante il file sia comunque replicabile, lui rimane il possessore del file originale.

COME CREARE UN NFT

Non solo illustrazioni, tutti i beni digitali possono essere nifties: audio, video, post, pdf e molto altro. Si, anche gatti digitali.

Ti sta venendo voglia di fare una foto al tuo gatto e metterla all’asta, vero? Bene, mettiti comodo, ora ti spiego come fare.

Per generare il tuo NFT sulla blockchain Ethereum puoi mintare (cioè creare) token ERC-721 che garantiscono unicità alla tua opera digitale.

Se sei alle prime armi ti consiglio di utilizzare una delle tante piattaforme che facilitano questo processo. Le piattaforme non solo di permettono di creare il tuo NFT, ma anche di dargli visibilità e venderlo, ovviamente in cambio di una fee che varia da piattaforma a piattaforma. Ce ne sono molte, basta fare una piccola ricerca su Google per avviare un confronto. Ma tieni presente che, mentre alcune permettono a qualsiasi artista di vendere le sue opere, altre organizzano una vera e propria selezione di creator.

In sintesi, scegli la piattaforma più vantaggiosa per te, minta il tuo NFT, che sia un bene che hai già condiviso online o un inedito, e preparati ad aumentare la tua visibilità per incrementare la richiesta.

UNA QUESTIONE PSICOLOGICA

La domanda sorge spontanea: perchè acquistare un file che comunque rimane replicabile e fruibile da chiunque, e gratis per di più?

La risposta non è banale, potremmo dire che si tratta di passione per un determinato tipo di contenuto o di creator. Oppure potremmo affermare che c’è un bisogno innato di marcare il possesso, anche se si tratta di beni immateriali. Invece, secondo molti è solo una febbre momentanea, e come una qualsiasi bolla destinata a esplodere.

E tu, sei proprio sicuro che non vuoi un meme nel tuo crypto-wallet?

Marco Abei

Marco Abei

OSC INNOVATION
Marketing Manager

Da sempre appassionato di tecnologie ed innovazione, si specializza negli ultimi anni nel Digital Marketing. Il suo approccio integra creatività e UX con lo sviluppo di nuove tecnologie, con l’obiettivo di valorizzare contenuti ed esperienze rendendole significative ed ingaggianti. Ha lavorato a progetti internazionali, tra Stati Uniti ed Europa, ricoprendo diversi ruoli e supportando diversi Brands in molteplici industries nel processo di crescita e trasformazione digitale.

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