Se hai cominciato a leggere, vorresti immergerti. O meglio: vorresti si immergessero i tuoi clienti. Ma cosa significa esperienza d’acquisto immersiva?
L’accostamento, meno azzardato di quello che sembra, è in questa accezione legato a:
- Centralità di UX e UI – user experience e user interface.
- Potenza delle nuove tecnologie in presenza e a distanza.
L’armonia di questi due intenti, valorizzata da un raffinato impianto strategico e tattico e dai conseguenti adeguati percorsi applicativi, si traduce in quella che possiamo definire un’esperienza d’acquisto immersiva che sì, parte col famigerato wow effect, ma soprattutto prosegue e si sostanzia su un lungo journey collaborativo.
1- O2O
Il primo punto è l’O2O. Online to offline, e offline to online. In altre parole, non c’è differenza. L’utente è sempre lo stesso. Sia nel mondo fisico che in quello digitale-virtuale-aumentato. Le differenti accezioni della medesima esperienza, in questo caso l’esperienza di acquisto, che avviene off line o on line, appartengono al medesimo innesco creativo, e si declinano nelle varie forme logiche e tecnologiche. Innanzitutto, dobbiamo precisare che oggi l’utente/consumatore si aspetta una esperienza lineare, consistente, coerente e cross-channels. E’ lo stesso brand che parla nel mondo fisico e nel mondo virtuale, e soprattutto è lo stesso utente che si muove in questi due diversi, peraltro sempre meno distanti.
2 - AUGMENTED EXPERIENCE
Le tecnologie di realtà virtuale e aumentata sono ormai abbastanza mature, le case histories si susseguono e la situazione è ben diversa rispetto a quando c’erano solo pochi pionieristici progetti, come, peccato di vanità, i nostri Luxottica o Replay. Oggi ci sono enormi possibilità per ogni Brand che vuole creare un’esperienza di acquisto immersiva: se il tuo presidio digitale è già positivamente avviato fronte web e mobile ‘tradizionali’, il prossimo passo è allora virtualizzarti.
La fattibilità c’è: l’analisi dell’immagine in tempo reale, il rendering in real time, gli ambienti software e i framework hardware oggi sono una possibilità a portata di mano. Attraverso i dispositivi degli utenti tracciamo visi, corpi, ambienti, possiamo aumentare con contenuti, personaggi, o aprire a mondi reali o fantastici in cui letteralmente entrare. E se la potenza mobile sembra già così allettante, in store possiamo sbizzarrirci ancora di più. Sensoristica, camere infrarosso, proiezioni in mapping e olografiche, vetri e specchi aumentati e chi più ne ha più ne metta.
3 - HYPER INTELLIGENCE
Dulcis in fundo. Intelligenza artificiale. Non poteva mancare, ma nessun cruccio, non ci imbarcheremo in nessuna pretesa tassonomica, né tantomeno in azzardi previsionali. Semplicemente applichiamo. Il meglio di quello che al mondo abbiamo a disposizione – indovina Amazon, Microsoft, ecc. – e lo integriamo. Ciò significa competenze automatiche in termini di parlare, scrivere, vedere, processare, automatizzare e soprattutto apprendere.
SOLUZIONI
Mettendo tutti i pezzi insieme abbiamo:
- Portali intelligenti fruibili via web e mobile con cui fare esperienze di try live di prodotto in realtà aumentata e virtuale, anche attraverso i social.
- Sempre dalle stesse web app l’utente entra in esperienze reali, ma inaccessibili – la sfilata, la sala prove, l’evento esclusivo, oppure non disponibili – l’evento storico, la proiezione futura, o un mondo fantastico – in realtà virtuale, realtà aumentata, viste 360°.
- Gli store diventano snodi per experience a valore aggiunto, il virtuale prende vita attraverso la fisicità in cui è calato, le persone sono immerse in un luogo magico dove vivere esperienze esclusive, con soluzioni mai provate, interagendo anche con i propri dispositivi.
- Tutte le attività vengono trasposte nei social e continuano a distanza, con un sistema di nurturing, rewarding e filiazione possono essere continuamente alimentate.
- Tutti i comportamenti diventano opportunità di apprendimento automatico e soprattutto miglioramento continuo.
Ciò che chiude il cerchio è che queste soluzioni permettono agli utenti un elevatissimo livello di partecipazione. Quindi: massimizzazione dell’engagement rate, diminuzione del rate di abbandono del carrello, possibilità di upselling targetizzato, incremento delle revenue e della fidelizzazione dell’utente.
Enjoy!
Andrea Bellezza
VP of Enterprise Strategy
Co-Founder di OSC Innovation, oltre 15 anni di esperienza come ricercatore e consulente in innovazione strategica e new media design: realtà aumentata, realtà virtuale, robotica, IOT, AI. Innovazione e intuizione sono le componenti trasversali del suo sviluppo professionale, valorizzate sia in termini di trasferimento tecnologico e produzione, che di ricerca e sviluppo. Ha guidato il lancio della 'realtà aumentata' in Italia, rendendo OSC Innovation leader italiano per questa tecnologia. Docente, formatore e coach per università e istituzioni italiane ed internazionali.